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Cosa sono e quali sono i motori di ricerca più utilizzati?

Per migliorare la brand awareness di un marchio ed incrementare le vendite di un servizio o di un prodotto non si può prescindere da un’attenta conoscenza e da un consapevole utilizzo dei principali motori di ricerca, sistemi che consentono agli utenti di rintracciare facilmente informazioni sotto forma di testi, immagini, video e altro.

Il funzionamento dei motori di ricerca dipende da un elaborato algoritmo che tramite un programma chiamato crawler riesce, dietro specifica richiesta, ad analizzare una enorme mole di dati presenti nel web e a restituire una SERP (Search Engine Page Results) ovvero una pagina ben strutturata ed esaustiva di risultati che soddisfi le necessità dell’utente.

Il motore di ricerca più utilizzato a livello mondiale è Google, seguito da Bing, dal motore cinese Baidu e da Yahoo!, con percentuali di quote di mercato che subiscono repentine e continue variazioni e cambiano da Stato a Stato. 

Sfruttare al massimo le logiche SEO, ovvero di Search Engine Optimization, che determinano un posizionamento più alto sulla pagina dei risultati, rappresenta un elemento decisivo per farsi trovare rapidamente da utenti in target, proprio nel momento in cui stanno ricercando qualcosa di affine, per esempio, alla propria attività commerciale. I fattori di ranking possono avere diverse caratteristiche tra un motore di ricerca all’altro, quindi diventa rilevante adattare la propria strategia al contesto di riferimento.

Il processo di indicizzazione, ovvero di catalogazione secondo rilevanza all’interno della SERP, risulta quindi variare in relazione al ruolo differente che viene attribuito agli specifici fattori considerati, come l’utilizzo e la distribuzione nel testo di keyword appropriate, la struttura di portale e di URL e i link di collegamento ad altri siti considerati affidabili ed autorevoli su temi correlati.

Per quando riguarda il motore di ricerca più famoso Google, è cresciuto al suo interno negli ultimi anni il valore riservato ai contenuti dei siti e viene premiata la loro originalità e qualità nella scalata delle posizioni, a scapito di testi assemblati con copia/incolla e redatti in maniera poco accurata e decontestualizzata.

Nello stesso tempo, non manca ovviamente in generale la possibilità di fare pubblicità diretta utilizzando i meccanismi della SEM, cioè di Search Engine Marketing, per pubblicare in maniera mirata annunci e banner, da mostrare proprio agli utenti attenti all’argomento e quindi anche ben disposti all’acquisto, incrementando notevolmente l’efficacia della campagna.

Solo un insieme di azioni ben calibrate possono portare effettivi e duraturi risultati, considerando sempre la necessità di un monitoraggio costante dei risultati in ottica di un’ottimizzazione puntuale che tenga conto dei mutevoli interessi stagionali degli utenti o di cambiamenti più o meno radicali all’interno del settore di riferimento.

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Le AMP, cosa sono e quali vantaggi hanno

All’interno della pianificazione di una strategia SEO, è importante soffermarsi, tra le diverse possibili leve per migliorare il posizionamento di un sito, sul ruolo delle AMP e capirne importanza e potenzialità.

Partiamo prima di tutto dalla definizione di AMP: si tratta dell’acronimo di Accelerated Mobile Pages ed indica pagine rese più rapide per il traffico mobile, secondo precise norme di realizzazione che si discostano da quelle tradizionali. Il cosiddetto AMP Project nasce come iniziativa open source, quindi basata sulla condivisione e gratuità, per offrire gli strumenti utili a velocizzare il caricamento di pagine web su mobile e permettere una navigazione più scorrevole e proficua.

Nel 2015 Google ha iniziato a sponsorizzare questo progetto, con il proposito di aiutare il lavoro degli sviluppatori nel processo di ottimizzazione siti mobile. L’ambito di azione si è col tempo allargato, andando a comprendere tutti i tipi di pagine.

Quali sono le caratteristiche di una pagina AMP?

È una pagina strutturata secondo il linguaggio html AMP che, grazie alla modifica di alcuni tag, riesce ad essere più leggera a caricarsi più rapidamente, pur mantenendo ricchezza di contenuti, immagini e video.

Un elemento chiave di questa gestione è il Google AMP Cache, una rete di content delivery che carica e gestisce in automatico le pagine AMP html, con riduzione ulteriore dei tempi. Le pagine AMP si possono riconoscere dall’icona di un fulmine e sono per esempio molto utilizzate nei box delle Notizie Principali di Google, caratterizzate proprio dall’estrema velocità.

Proviamo ora a capire quanto un formato AMP possa influenzare il posizionamento nella Google SERP. 

Soprattutto a livello mobile, il motore di ricerca tende senza dubbio a premiare siti che utilizzano le AMP, che diventano quindi elementi indispensabili per incrementare il traffico organico. Non mancano altre conseguenze positive scaturite dal fatto che l’aumento della velocità di caricamento comporta un miglioramento generale delle performance del sito e una più immediata e comoda modalità di fruizione da parte dell’utente da mobile. Analisi specifiche hanno mostrato alcuni comportamenti ricorrenti che vengono facilitati dalle AMP, come una più lunga permanenza sul sito e un maggior numero di pagine visitate per singola sessione di navigazione. Questi tratti della user experience vengono con buone probabilità considerati da Google come fattori di ranking indiretti e contribuiscono a loro volta ad ottenere posizionamenti più elevati.

Offrire un’esperienza più veloce assume quindi un valore importante, soprattutto per un utente che sta ricercando informazioni tramite smartphone e che richiede un servizio snello e agile, che permetta di raggiungere l’obiettivo in poco tempo. L’alternativa è un rapido abbandono di sito e a lungo andare un generale senso di disaffezione a specifiche pagine o alla navigazione mobile.

In ottica di implementazione di traffico assume quindi rilevanza conoscere e utilizzare le AMP, considerando che ovviamente non sono in grado di risollevare un sito in caduta libera, ma possono rappresentare un utile tassello all’interno di un’attività SEO efficace ed articolata.

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Usare Google Trends per una strategia di content Marketing

All’interno di un piano marketing efficace, la redazione di contenuti ottimizzati in ottica SEO ricopre un ruolo importante per scalare posizioni sui motori di ricerca e rendere una pagina web facilmente reperibile ed un marchio riconoscibile.

Uno strumento importante per capire quali siano le tematiche e le keyword più ricercate su internet da sfruttare a proprio vantaggio all’interno di un testo è Google Trends, tool lanciato nel 2006 che offre diverse opzioni per monitorare in maniera molto precisa il traffico online.

Le analisi che vengono proposte si sviluppano infatti su diversi livelli e sono suddivise in sezioni specifiche. Innanzitutto è necessario impostare il paese di interesse, in modo da trovare per esempio la frequenza di utilizzo di un termine esclusivamente in Italia. Le Ricerche di tendenza permettono di avere una visuale sui maggiori trend del giorno o addirittura in tempo reale, funzionalità aggiunta nel 2018. Anche l’area dedicata a Un anno di ricerche può risultare molto stimolante e riservare non poche sorprese in vari ambiti, spaziando fra la classifica dei personaggi famosi più cliccati, dei “perché” più ricorrenti o semplicemente delle parole più cercate.

Per effettuare direttamente delle ricerche, è sufficiente inserire nella barra in home page il termine o l’espressione che interessa e raffinare l’analisi circoscrivendo il lasso di tempo da valutare, la posizione geografica, la categoria e il tipo di servizio utilizzato. In questo modo si ottengono informazioni ben calibrate e utili, che possono dare la giusta idea delle intenzioni di ricerca più diffuse, confrontando anche diversi termini per esaminare i relativi dati e capire in caso di dubbio quale sia l’espressione migliore da utilizzare.

Nella definizione di una strategia di content marketing, ruolo fondamentale ricopre la realizzazione di un preciso e appropriato calendario editoriale per effettuare una messa online efficace. In questa prospettiva un significativo aiuto all’interno di Google Trends proviene dalla rappresentazione grafica dell’Interesse nel tempo, che raffigura i risultati di una ricerca associando un colore diverso ad ogni elemento messo a confronto, in modo da avere una visione chiara ed immediata di volumi di traffico e variazioni nel corso di un certo periodo. Si possono così prendere decisioni sia su argomenti e parole da utilizzare che sulle tempistiche di pubblicazione maggiormente adatte, concentrando l’attività nei momenti di picco delle ricerche, per esempio in concomitanza con il fine settimana oppure con il passaggio da una stagione all’altra.

Valutando con attenzione sia le analisi e le fluttuazioni passate che quelle più recenti si riescono ad elaborare affidabili stime sui futuri trend, che possono essere impiegate per la stesura di testi che non esauriscano la loro forza di attrazione nel giro di poco tempo, ma che continuino a generare interesse e traffico sul lungo periodo.

Inoltre, affinché Google apprezzi i testi redatti e ne migliori l’indicizzazione  è consigliabile incrementare la pertinenza di tematiche promozionali con argomenti e parole chiave specifiche, inserendo per esempio una connotazione geografica attraverso riferimenti a singole regioni italiane per approfittare di una nicchia di interesse che può rivelarsi estremamente ricettiva.

Dopo aver fatto un po’ di pratica, Google Trends diventerà un mezzo insostituibile per tenersi costantemente aggiornati sulle abitudini di ricerca degli utenti, elemento fondamentale nella realizzazione di una strategia di lavoro incisiva e di contenuti rilevanti.

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Come posizionarsi su Baidu, il motore di ricerca cinese più importante

Per riuscire ad avere successo nel ricco mercato cinese è indispensabile posizionarsi in maniera efficace sul motore di ricerca più popolare in questa nazione, ovvero Baidu. Utilizzato per l’83% delle ricerche su internet, rappresenta un’imperdibile canale per promuovere la propria attività e rendersi reperibili, mentre Google occupa un ruolo estremamente marginale. Per raggiungere le posizioni più elevate, è necessario imparare a conoscere al meglio le logiche dietro a questo strumento, che si differenziano sotto vari aspetti da quelle del suo corrispettivo occidentale.

Come punto di partenza bisogna sviluppare un sito acquistando un dominio cinese con URL in PinYin, sistema ufficiale di trascrizione dei caratteri cinesi in caratteri latini, e popolarlo di contenuti di qualità originali, perchè quelli duplicati penalizzerebbero fortemente il posizionamento. Il crawler di Baidu tende però a limitare la scansione alla prima parte di un testo, quindi meglio concentrare qui i termini e le informazioni più salienti. Anche l’uso della lingua è importante: deve essere cinese in caratteri semplificati, decisamente preferito rispetto a quello tradizionale.

L’attività SEO svolge un ruolo molto importante, attraverso l’individuazione e l’utilizzo delle keyword principali, che possono essere ricercate tramite dispositivi dedicati proposti da Baidu. Come fattori di ranking ricoprono valore l’anchor text, da inserire sempre in cinese, e soprattutto i meta description tag che richiedono una cura ancora maggiore di quanto previsto per Google e una gestione tramite appropriate parole chiave da associare al nome del brand. Anche meta keyword tag adeguati permettono di scalare posizioni e andrebbero quindi posizionati su ogni pagina.

Attività estremamente utile è la link building che, al contrario di come funziona per Google, dà valore all’aspetto quantitativo più che qualitativo: è quindi essenziale disporre di un alto numero di collegamenti ad altri siti cinesi di ambito pertinente per farsi considerare ben integrati ed autorevoli.

In ambito più tecnico, è necessario servirsi di un server cinese per assicurare una buona velocità di caricamento. È inoltre consigliabile evitare di utilizzare Iframe, JavaScript e Flash per contenuti giudicati importanti, perché il crawler ha difficoltà a gestirli.

All’interno di una strategia completa ed organizzata, è opportuno pianificare attività a pagamento che, a differenza di ciò che accade su Google, avvantaggiano anche la ricerca organica. In questa prospettiva si possono sfruttare diverse valide opzioni:

  • Paid Search, piattaforma paragonabile a Google Search dove acquistare parole chiave in modalità Pay Per Click.
  • campagne di comunicazione tramite banner.
  • Brand Zone, posizionamento che garantisce ottima visibilità grazie alla presenza di immagine, logo e di una descrizione con collegamenti al sito.

Oltre a questi fattori, per ottenere buoni risultati è necessario considerare gli aspetti legali e culturali locali, che rappresentano le differenze più rilevanti e in certi casi più complicate da gestire. Non si può ignorare per esempio la presenza di una forte censura, che condiziona quindi argomenti e modo in cui devono essere redatti i contenuti rendendo indispensabile monitorare la blacklist keyword cinesi. Nello stesso tempo bisogna tenere conto di fattori legati alla diversa mentalità, che devono essere valutati attentamente in modo da proporre parole chiave o immagini realmente efficaci e capaci di colpire nel segno.
Non basta quindi riprodurre passivamente il lavoro svolto nel mercato occidentale, ma viene richiesto uno sforzo maggiore, fatto di comprensione a vari livelli di un mondo che ha dinamiche molto specifiche e particolari. Si tratta di un impegno che può però portare ad un forte arricchimento professionale e permettere di aprirsi la strada verso un mercato ampio e pieno di possibilità.

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Come entrare e come funziona Google News – Info per il 2020

Uno strumento sempre più riconosciuto per far guadagnare visibilità ad un sito di carattere editoriale è Google News, un canale importante e utile che bisogna imparare a conoscere e sfruttare al meglio.

La sezione Google News è strutturata per offrire i contenuti più aggiornati e affidabili sui trend topic del momento, accessibili tramite menu di navigazione ed eventuali caroselli posizionati in cima alla SERP. Il servizio ha lo scopo di fornire notizie sui temi caldi del momento, andando quindi incontro a esigenze ben precise di informazione da parte degli utenti, che percepiscono in maniera particolarmente favorevole a livello di credibilità i contenuti pubblicati in questa area.

Per le sue caratteristiche, entrare in Google News non è semplicissimo: bisogna infatti soddisfare criteri importanti per essere accolti in questa area e trarne i relativi benefici. Inoltre, a partire da dicembre 2019 è stata introdotta una significativa novità che cambia la situazione e le dinamiche di accesso.

Valutiamo innanzitutto quali sono i punti fermi che possono aiutare in questo processo, partendo da alcune considerazione sui testi proposti dal sito. Come già accade normalmente in ottica di ottimizzazione SEO, risulta importante avere contenuti originali e di qualità, inserendo informazioni e dati chiari e precisi, senza limitarsi a banali copia/incolla che porteranno il sito ad essere scartato. Nello stesso tempo, un elemento fondamentale è rappresentato dal tipo di argomento, che deve riferirsi ad eventi e tematiche recenti proprio perché si tratta di un’area di News dove l’attualità dei contenuti è indispensabile per assicurare un servizio veramente utile.

È invece malvisto un eccesso di contenuti sponsorizzati o annunci pubblicitari, giudicati poco appropriati alla linea editoriale di Google News. 

Per quanto riguarda gli aspetti più tecnici, Google News reclama qualche requisito base per far sì che la struttura del sito sia facilmente leggibile dal crawler:

  • URL unici e permanenti.
  • utilizzo di link HTML,  favoriti dal crawler rispetto a Javascript o in frame.
  • consentire l’accesso al sito da parte di user-agent Googlebot e Googlebot-news.
  • inserimento di una sitemap per Google News.

Veniamo ora alla novità 2020 riguardo alle procedure di inserimento: se infatti fino a dicembre scorso era necessario compilare un modulo di inclusione online e attendere il responso, ora non c’è più nessuna richiesta da fare e l’accettazione è diventata automatica, a condizione che il sito rispetti le condizioni necessarie indicate. La modifica alle linee guida del servizio comporta una semplificazione della procedura, che non prevede quindi più nessuna domanda di accesso ma un’azione autonoma da parte di Google News, che valuta caratteristiche e struttura dei siti e procede direttamente al tanto agognato inserimento in caso di riscontro positivo.

Un’altra novità riguarda il lancio dell’interfaccia Publisher Center, che prende il posto dei precedenti strumenti Google News Publisher Center e Google News Producer e consente agli editori di gestire i propri contenuti su Google News e realtà correlate in maniera più organizzata ed efficace, oltre ad ottimizzare il processo di monetizzazione.

Alla luce di questi sviluppi risulta ancora più urgente impegnarsi a soddisfare i requisiti necessari, prendendo in considerazione anche un possibile aumento di competitor, non più circoscritti tra coloro che fanno attivamente domanda. La lotta per emergere può diventare quindi più difficile, ma i benefici in fatto di ampliamento del bacino di utenza ripagheranno di certo gli sforzi compiuti.

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Perché è importante la SEO? La situazione nel 2020

Un canale sempre più importante per portare traffico su un sito web è senza dubbio la SEO, lo era negli anni precedenti e lo sarà anche nel 2020. La SEO deve essere gestita tramite una strategia specifica e attenta alle novità del momento. L’aggiornamento in questo ambito è infatti indispensabile per non rimanere indietro e perdere posizioni, soprattutto dopo il lancio del nuovo algoritmo Bert da parte di Google nel 2019 che ha un po’ scompaginato piani e linee d’azione.

Ciò che rende l’ottimizzazione per i motori di ricerca così fondamentale è che permette, se gestita in maniera efficace, di ottenere l’aumento del traffico organico, attraverso il miglioramento del ranking di un sito internet.

Il lavoro di un’agenzia web in questo ambito è articolato e comporta approfondite analisi SEO, focalizzate nel conseguire gli obiettivi del cliente, ed una pianificazione su misura. In questo modo si può arrivare alla realizzazione di pagine ottimizzate per struttura, codice html, parole chiave e contenuti.

Uno dei diversi aspetti dell’attività SEO riguarda il delicato processo di individuazione delle keyword più efficaci, che passa attraverso una valutazione accurata del mercato di riferimento e deve indirizzarsi verso un miglioramento del tasso di conversione, secondo i criteri definiti con il cliente. In molti casi questo vuol dire utilizzare utilizzare una strategia a coda lunga, ovvero l’impiego di tanti termini molto specifici invece di pochi generici e già molto usati, che corrono il rischio di perdersi all’interno di una vasta concorrenza, 

Con l’evoluzione degli algoritmi, diventa inoltre sempre più importante lavorare in maniera integrata su vari aspetti in modo da costruire una solida credibilità per il sito, anche con un uso consapevole della Link building, che aiuta significativamente nello sviluppo della ricerca organica.  Keyformat si impegna ad effettuare collegamenti tra pagine web di terze parti, che dimostrano di avere autorevolezza e attinenza ai temi trattati, e il sito del cliente, consentendo di salire di posizione su Google.

Attenzione particolare è riservata in quest’ottica alla redazione di contenuti di qualità, del tutto originali e pensati per offrire informazioni utili ed interessanti su argomenti specifici in linea con i prodotti o servizi gestiti dal cliente. Questi testi realizzati ad hoc, opportunamente divulgati ed aggiornati nel tempo, diventano efficaci leve per acquisire valore agli occhi di Google, che premia sempre di più competenza e autorevolezza, a scapito di chi continua a proporre contenuti improvvisati o frutto di copia/incolla. Per ottenere i risultati migliori, è essenziale avere a disposizione un ampio network di siti e blog importanti e diversificati, in modo da riuscire a pianificare la pubblicazione di articoli e link in maniera personalizzata per ogni cliente.

Un sito realizzato in ottica SEO agevola anche il compito di campagne adv e social e mantiene sempre elevato il traffico di utenti in target anche all’interno di settori competitivi, grazie a soluzioni mirate pensate da chi conosce bene le Google SERP e i mutevoli fattori di ranking che ne regolano le dinamiche.

Azioni congiunte riescono così a creare di volta in volta la strategia più adatta al raggiungimento degli obiettivi e a mettere d’accordo le esigenze di visibilità del cliente con i criteri di posizionamento dei motori di ricerca.

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