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Keyformat è una digital agency di Milano che fornisce servizi di consulenza web marketing, social media management, SEO, link building e realizzazione siti

Ti raccontiamo la nostra storia, che grazie al gioco di squadra ha reso possibile ogni vittoria. Abbiamo messo in campo le nostre capacità, per questo siamo stati scelti per grandi progetti. Se sei alla ricerca delle ultime novità sicuramente sarai il prossimo che ci contatterà.
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Influencer marketing

Affinity Marketing

Quali sono i 10 influencer Instagram più pagati al mondo e quanto guadagnano

Quanto guadagna un top influencer su Instagram? Cifre da capogiro. Per chi ha milioni di follower ogni post può fruttare fino a 18 mila dollari. E a farla da padrone, sul social dedicato alle immagini, sono quasi sempre donne

C’è un motivo se schiere sempre più ampie di giovani ambiscono, oggi, tra lo sgomento dei propri genitori, a “diventare influencer”. Quello dei cosiddetti influencer – ossia di coloro che, “dall’alto” di un canale Youtube, di una pagina Instagram o Facebook, o utilizzando qualunque altro strumento social comunicano e, appunto, influenzano i propri follower attraverso le proprie scelte – è un mercato florido, e sempre più aziende in tutto il mondo decidono di ricorrere, anche in maniera sistematica, all’aiuto degli influencer per promuovere i propri prodotti o servizi. Secondo alcune indagini, il settore inizia a movimentare cifre interessanti. Negli stati Uniti, secondo un report eMarketer, soltanto Instagram avrebbe generato qualcosa come 570 milioni di dollari di sponsorizzazioni pubblicitarie. Oggi nascono nuovi Influencer praticamente ogni giorno. Come in tutti i settori, c’è chi riesce nell’intento di affermarsi nel mondo dei social influenzando davvero i consumatori e chi no. Ma coloro che ce la fanno, i “grandi” che raccolgono sulle proprie pagine milioni di utenti, possono vantare dei veri e propri tesori. L’azienda di social media intelligence Blogmeter ha stilato un elenco dei 10 influencer più pagati di Instagram, una classifica scaturita da un’analisi effettuata nel periodo compreso tra il 12 dicembre 2017 e l’11 gennaio 2018, basata sui dati di prezzo condivisi da HopperHQ

 I primi tre sul podio: Huda Kattan, Cameron Dallas e Jennifer Selter

Sul gradino più alto del podio di questa Top 10 troviamo Huda Kattan, beauty influencer, nata negli Stati Uniti da genitori iraniani. Nel 2010 ha aperto il suo blog, che nel giro di pochi mesi ha raggiunto una popolarità tale da lanciare il primo marchio di make up nel 2013. Oggi Huda Kattan può contare su 25,6 milioni di follower su Instagram, dove posta circa 9 contenuti al giorno con un engagement mensile pari a circa 54 milioni di utenti. Un post sponsorizzato da questa influencer, secondo i dati rilasciati, costa circa 18mila dollari. Al secondo posto, molto vicino al primo, c’è un giovane influencer uomo: Cameron Dallas, il cui cachet è pari a 17mila dollari per post. Ha iniziato a pubblicare video sulla piattaforma Vine nel 2012 e ora è ambasciatore D&G con circa 21 milioni di seguaci e un engagement mensile di 24 milioni di utenti. Al terzo posto troviamo Jennifer Selter. Popolare per le foto del suo fondoschiena, Jen conta 12 milioni di follower e un engagement di 6,3 milioni di utenti: 15mila dollari è il costo richiesto per un post sponsorizzato da questa stella del fitness.

 Dal terzo al sesto posto Nash Grier, Zoe Sugg e Chiara Ferragni

 Gli Youtubers Nash Grier e Zoe Sugg condividono la quarta piazza: entrambi, per ogni loro singolo post sponsorizzato su Instagram chiedono 13mila dollari. Il primo è conosciuto soprattutto per i suoi video di sketch comici, che l’hanno portato a raggiungere i 10 milioni di follower su Instagram e quasi 5 milioni di iscritti al canale YouTube; la seconda, meglio conosciuta come Zoella, è diventata popolare per i suoi video su bellezza e moda e ora può contare su oltre 12 milioni di iscritti sul suo canale YouTube e quasi 11 milioni di seguaci su Instagram. Al sesto posto troviamo l’unica influencer italiana in classifica: Chiara Ferragni, ideatrice del marchio The Blond Salad. La compagna del rapper Fedez ha un costo per post sponsorizzato di 12mila dollari, ma su Instagram ha a disposizione uno degli engagement migliori in circolazione, con oltre 40 milioni di utenti mensili e 13 milioni di seguaci.

 Chiudono la Top 10 Julie Sariñana, Aimee Song, Danielle Bernstein e Liz Eswein

 Al settimo e ottavo posto della classifica troviamo due blogger americane di moda e life style: Julie Sariñana, meglio conosciuta come SincerelyJules e Aimee Song, o SongOfStyle, che condividono lo stesso numero di seguaci su Instagram: 4,8 milioni ciascuno. La prima ha un costo per post di 10mila dollari, la seconda di 9mila. Infine completano la Top 10 stilata da Blogmeter, Danielle Bernstein, che grazie al suo profilo Instagram WeWoreWhat, può contare su 1,8 milioni di follower e circa 7mila dollari per ogni singolo post sponsorizzato e Liz Eswein (@newyorkcity), una fotografa con base a New York che vanta 1,4 milioni di follower su Instagram e un cachet di 6mila dollari per post sponsorizzato.

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Dynamic Marketing

Arriva in Italia la nuova piattaforma di influencer marketing Inflooendo

I brand potranno contare su testimonial qualificati in grado di veicolare contenuti virali e garantire l’engagement

C’è chi li ama e chi li odia, chi li segue e chi li evita. Tra le figure nate dai nuovi canali di comunicazione digitale, l’influencer ha creato fin da subito scompiglio e pareri discordanti sulla sua efficacia. Invece di passare il tempo a commentare gli ultimi post della Ferragni c’è però chi ha pensato di sfruttare a proprio vantaggio il ruolo degli influencer e metterlo a servizio di editori e advertiser. Tra questi c’è Inflooendo, progetto figlio di Webbdone, digital media agency di Lodi.

Sulla scia dell’importanza globalmente riconosciuta delle campagne di influencer marketing, Inflooendo ha sviluppato una piattaforma innovativa e unica in Italia, un progetto di viral storytelling che dà la possibilità ai brand di avvalersi di testimonial influenti in grado di dare valore ai propri contenuti. Il tutto basato su una tecnologia data driven in grado di stimare la influential capacity dei testimonial e di definire il target audience all’interno dei vari segmenti di mercato per garantire engagement e benefici in termini di brand reputation.Gloria Bassi mananging director Inflooendo
Ad oggi l’azienda può contare su oltre 300 social properties premium, più di 30 milioni di “mi piace” distribuiti su centinaia di pagine Facebook tematiche, una consistente community di instablogger e di youtuber affermati in rapida espansione, ma anche blogger, influencer e social addicted attivi su Facebook, Twitter e Pinterest. Per capire meglio il lavoro svolto da Inflooendo e il suo ruolo all’interno dell’ecosistema della comunicazione abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Gloria Bassi, Managing director dell’azienda.[/vc_column_text][hcode_blockquote blockquote_icon=”1″ hcode_blockquote_heading=”Gloria Bassi | Managing director Inflooendo”] L’obiettivo è quello di generare awareness profilata, quindi far conoscere il brand a utenti in target e ottenere più copertura possibile cercando di favorire l’interazione e il passaparola. [/hcode_blockquote][vc_column_text]Cos’è Inflooendo?
Inflooendo è una piattaforma di influencer marketing che si rivolge sia agli advertiser, ovvero le aziende che hanno necessità di pubblicizzare un prodotto in modo innovativo ed efficace, sia agli influencer e agli editori, che mettono a disposizione spazi sui loro social network. Sulla base della tipologia di prodotto e delle esigenze dell’advertiser, Inflooendo definisce il target da colpire seguendo la logica del native marketing, quindi con dei messaggi non invasivi che si integrano naturalmente con lo stile di ogni editore e influencer. Una volta identificato l’influencer maggiormente in linea con la comunicazione di marca all’interno di un network di editori certificati vengono definiti i contenuti multimediali da distribuire ideando la corretta strategia di storytelling, con o senza la supervisione diretta del team creativo di Inflooendo. I contenuti sono quindi adeguati alle strategie editoriali dei publisher per massimizzarne l’efficacia e diventare virali grazie all’intervento degli influencer, di cui viene monitorata attentamente la reach.

Quali sono gli obiettivi e come si fa a valutarne l’efficacia?
L’obiettivo è quello di generare awareness profilata, quindi far conoscere il brand a utenti in target e ottenere più copertura possibile cercando di favorire l’interazione e il passaparola. L’efficacia delle campagne viene misurata sia direttamente, dai dati relativi al traffico generato dai social network, sia dal traffico indiretto registrato successivamente alla pubblicazione dei contenuti. Il risultato finale è in particolar modo legato all’aspetto creativo: cosa viene scritto nei post, quali immagini vengono utilizzate e via dicendo.

Quali sono i vantaggi di Inflooendo?
Gli editori e gli influencer che decidono di iscriversi alla piattaforma di Inflooendo possono farlo gratuitamente. Questo è senza dubbio il principale vantaggio che l’azienda offre. Questi hanno inoltre il totale controllo sul tipo di campagna a cui aderire. Una volta identificata una campagna in target con il loro profilo editori e influencer possono decidere se aderire o meno ad esse. Può capitare, infatti, che l’editore o l’influencer di turno ritenga che la campagna proposta sia poco in linea con i suoi follower e potrà quindi declinare l’offerta per prendere parte alla campagna successiva. Per gli advertiser il grande vantaggio è la possibilità di collaborare con grandi editori, associando il loro nome a testate molto conosciute. Una caratteristica molto apprezzata dai nostri clienti.

Come si entra nella piattaforma di Inflooendo?
Editori e influencer possono fare richiesta di entrare nella piattaforma in qualsiasi momento. Questi però dovranno passare una selezione molto accurata e superare i nostri standard qualitativi, fondamentali per entrare a far parte del network.

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Affinity Marketing

Quando l’Influencer Marketing incontra il Native, nasce il nuovo Affinity Marketing

La data driven agency Keyformat ha sposato un nuovo approccio che unisce le due attività che, più di ogni altra cosa, valorizzano elementi quali la targettizzazione degli utenti e l’affinità del messaggio rispetto al target

Con il termine Affinity Marketing nel nostro Paese si tende a considerare soprattutto i programmi di loyalty, ossia quell’insieme di attività relazionali e promozionali utilizzate soprattutto con finalità fidelizzanti, da brand di grandi dimensioni, spesso in collaborazione tra loro o con associazioni altrettanto note. In realtà, nel moderno mondo della comunicazione digitale, multicanale e, soprattutto, sociale, l’Affinity Marketing è lo strumento di gran lunga più efficace di cui i brand hanno a disposizione: una forma di promozione che mette a sistema le due attività che, più di ogni altra, valorizzano elementi quali la targettizzazione degli utenti e l’affinità del messaggio al target a cui è rivolto. Non più messaggi unici diffusi indistintamente, ma un’accurata segmentazione dei contenuti, distribuiti in coerenza con le aspettative degli utenti e misurati con analiticità. Il native e l’Influencer marketing utilizzati in sinergia per creare progetti distintivi e quasi sempre efficaci.

 [/vc_column_text][hcode_blockquote blockquote_icon=”1″ hcode_blockquote_heading=”VIVIANA BOTTALICO, MANAGING DIRECTOR KEYFORMAT”]Il nostro obiettivo è quello di proporre veri e propri “percorsi comunicativi”, non semplici campagne[/hcode_blockquote][vc_column_text]LA BUSINESS PROPOSITION

È questa, per esempio, la nuova business proposition di Keyformat, agenzia di marketing digitale data driven che, sotto la guida della Managing Director Viviana Bottalico, ha progressivamente abbandonato il suo DNA di SEO agency espandendo la gamma dei servizi offerti che oggi comprende, oltre all’attività originaria, la consulenza strategica, il media planning e soprattutto una serie di servizi di comunicazione che sfrutta sinergicamente alcuni degli strumenti considerati oggi tra i più efficaci in assoluto: il native, il social e l’influencer marketing. Questi, racchiusi e valorizzati sotto un unico cappello, costituiscono, appunto, il nuovo Affinity Marketing. Un approccio che intende superare definitivamente la metodologia tradizionale basata sulla pubblicità monodirezionale diretta verso utenti-bersaglio passivi, per sostituirla con strumenti che li coinvolgano direttamente nelle attività di comunicazione dei loro brand preferiti, nella veste di prosumer. Si tratta, in definitiva, della naturale evoluzione di un mercato che punta alla standardizzazione di una sorta di nuovo media talvolta definito anche “marketing degli utenti”, una forma molto organica e naturale – che in quanto tale va trattato, con metriche comuni e certificazione delle performance.

CAPACITA’ DI MONITORARE

In tal senso, assume importanza critica anche la capacità di monitorare gli indici di performance (audience, engagement, profilazione, brand affinity) in modo da selezionare il miglior insieme di utenti da far partecipare a una campagna di Influencer marketing. «Per questa ragione siamo, innanzitutto, una data driven agency – specifica la Managing Director Viviana Bottalico -. I dati sono importanti non soltanto per determinare il grado di raggiungimento dei Kpi, hanno un ruolo fondamentale anche prima di definire la strategia di comunicazione, per capire come l’utente interagisce con il brand, attraverso quali canali, quali sono i punti chiave da ottimizzare, quali contenuti sono più funzionanti e così via. Il nostro obiettivo è quello di proporre veri e propri “percorsi comunicativi”, non semplici campagne, per aiutare i nostri clienti a raggiungere gli obiettivi in modo certo e misurabile. Lo strumento principe attraverso il quale lo facciamo, dalle nostre parti si chiama “affinity marketing”. Keyformat è un’agenzia di marketing digitale data driven, specializzata in servizi di Intelligence & strategy, Performance Optimization e Social & Influencer Marketing a beneficio delle aziende. Tra i clienti di Keyformat si annoverano: Nestlè, IlMeteo.it, California Bakery, Carrefour, Stefano Boeri Architetti, GEDI Gruppo Editoriale.

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