Quasi 20mila presenze per l’evento riminese, divenuto in pochi anni il punto di riferimento nazionale per i giovani di tutta la penisola. Tema di quest’anno: l’innovazione sociale e tecnologica. Per tre giorni, dal 21 al 23 giugno scorsi, la capitale italiana dell’innovazione è stata Rimini. È all’interno della moderna cornice del suo Palacongressi che si è svolta, infatti, la sesta edizione del Web Marketing festival, l’evento divenuto ormai il più importante d’Italia rivolto a un pubblico “generalista”, sebbene gli spazi di approfondimento della manifestazione siano praticamente innumerevoli. Un’edizione, quella 2018, che è risultata essere senza dubbio la più articolata di sempre, con oltre 50 momenti di divulgazione e 20 iniziative che i partecipanti hanno dimostrato di apprezzare con entusiasmo e partecipazione. L’attenzione del Wmf quest’anno è stata soprattutto per il concetto d’innovazione, digitale e sociale, e le sue ovvie o meno prevedibili ricedute sul nostro futuro. Tanti i partner industriali di rilievo con i quali ci si è confrontati su numerosi temi: Amazon, Aruba, Open Fiber, Barilla, Enel e Gruppo Mondadori. Come sempre, nel rispetto della formula del Wmf, ai momenti di divulgazione o formazione si sono alternati numerosi momenti dedicati all’intrattenimento, con numerosi ospiti che si sono alternati sul palco, un contest musicale in collaborazione con RDS 100% Grandi Successi e la consueta cerimonia di consegna dei WMF Awards, i riconoscimenti assegnati ogni anno dalla giurie del Web Marketing Festival a personalità, aziende, enti e istituzioni che si sono distinte grazie a iniziative e campagne di comunicazione digitali innovative, efficaci e originali. Ad animare il palco quest’anno sono stati, insieme al chiarman dell’evento, Cusmano Lombardo, Elio e Cristina Chiabotto. Un’offerta formativa unica Sono stati oltre 400 gli speaker e gli ospiti da tutto il mondo intervenuti all’interno delle 45 sale del Festival. Un’offerta che fa dell’evento un vero e proprio unicum, per capacità formativa messa a disposizione del pubblico. Ed è stato proprio il pubblico a suggerire agli organizzatori gli argomenti da trattare. E stato così per Digital Retail, Crowdfunding, Coding & IT, Blockchain e Criptovalute, Digital HR e Digital for PMI. La cronaca – il primo giorno Venendo ai temi specifici affrontati nel corso del Festival, nel primo giorno, dedicato soprattutto all’innovazione sociale, le testimonianze di Carlos Bautista, ricercatore della NYU Tandon School of Engineering, e di Giancarla Pancione, Direttore Marketing Save the Children Italia, hanno permesso di discutere delle opportunità positive che, negli scenari di guerra, possono scaturire dall’innovazione digitale. Spazio anche alla Blockchain, questione di cui ha paralo l’esperto in sicurezza informatica Riccardo Meggiato. Sono stati poi l’architetto e designer Mario Cucinella, prima, e gli architetti Maurizio Carta e Mauro Faccin, poi, a proiettare l’I.A. verso nuovi spazi e all’interno delle città del futuro, portando esempi di moderne Smart Cities. L’intervento di Gabriele Bellani e Dario Modenini (Università di Bologna) ha proseguito il percorso dell’I.A. dalla Terra allo spazio, passando per le nuove possibilità offerte dai Big Data. Una panoramica ampia e aggiornata dello stato attuale del panorama innovativo italiano è stata poi fornita dall’analisi di mercato proposta dal Direttore degli Osservatori Digital Innovation del Politecnico di Milano, Andrea Lamperti Nel pomeriggio, in sala plenaria si è poi parlato di “Digitale e Lotta alle mafie”. Tra le voci autorevoli intervenute nel panel quella di Giovanni Paparcuri, unico superstite dell’attentato che ha tolto la vita a Rocco Chinnici e pioniere nell’impiego delle tecnologie digitali nei processi di indagini antimafia. Si è unito agli ospiti anche Angelo Corbo, poliziotto della scorta Falcone sopravvissuto alla strage di Capaci e oggi impegnato in attività di promozione della legalità all’interno delle scuole. Spazio anche alle voci di Roberta Iannì, figlia dell’imprenditore Carmelo Iannì assassinato da Cosa Nostra, del Direttore di Rai Sicilia Salvatore Cusimano, giornalista che dal 1986 ha raccontato e scavato dentro i fatti di cronaca giudiziaria dell’epoca, e di Tiziano Di Cara, ideatore della app Noma. È stato invece Piergiorgio di Cara, Questore della Polizia di Stato, scrittore e sceneggiatore, il moderatore del panel. Il secondo giorno Il secondo giorno è stato invece quello dedicato agli aspetti più tecnici e futuribili del concetto di innovazione: pubblicità, media, intelligenza artificiale, ma anche architettura, ambiente e alimentazione. Il primo a salire sul palco della Sala Plenaria del Palacongressi di Rimini è stato l’architetto Mario Cucinella, che ha parlato dell’importanza dell’equilibrio tra natura e architettura. Ai temi della sostenibilità e dell’ecologia si sono collegate anche Eleonora Cogo, Senior Scientific Manager del Centro euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e Andrea Segrè, economista e membro della Fondazione FICO. Cogo ha spiegato come le tecnologie digitali possano aiutare l’umanità ad affrontare la sfida dei cambiamenti climatici e ha descritto in che modo esse possano aiutare gli agricoltori a produrre più cibo con meno risorse. Sulle sorti della pubblicità si è interrogato Paolo Iabichino: «Non ci sarà un futuro se l’industria digitale non si assume le proprie responsabilità. Oggi la comunicazione di marca deve ricominciare a schierarsi e prendere posizioni nette, riconquistando il suo valore informativo e di servizio. Nel mondo d’oggi non si può più piacere a tutti», ha ammonito il Chief Creative Officer di Ogilvy & Mather. Secondo Iabichino, il futuro ha bisogno di un nuovo tipo di pubblicità, che deve essere riscritta senza etichette di media, senza barricate tra online e offline: «Bisogna concentrarsi su cosa dire e come dirlo e solo in un secondo momento decidere dove veicolare il messaggio. Non solo, oggi la pubblicità deve cambiare il suo vocabolario», ha rincarato Iabichino. Il rapporto tra comunicazione, pubblicità e informazione Successivamente, il palco del Web Marketing Festival ha ospitato una tavola rotonda in cui Massimiliano Montefusco, General Manager di RDS, Andrea Santagata, Deputy Managing Director – CDO – Periodici Italia del Gruppo Mondadori e Daniele Chieffi, Head of Digital Communication di Agi, si sono confrontati sul rapporto tra comunicazione, pubblicità e informazione. «L’azienda che comunica meglio è quella che unisce le tattiche moderne restando fedele al suo posizionamento e ai suoi valori, gli stessi in cui poi si rispecchieranno i consumatori», ha detto Santagata. Montefusco ha sottolineato l’importanza, da parte dei marchi, di una visione integrata che sappia contaminare strategie e soluzioni diverse, mettendo sempre al centro l’utente. Chieffi ha poi evidenziato quanto sia significativo comunicare con sincerità alla propria comunità di riferimento, prestando particolare attenzione alla reputation. La sessione della Sala Plenaria si è conclusa con tre relazioni che hanno analizzato intelligenza artificiale e machine Learning da punti di vista differenti. Alessandro Piva, Co-Director, Artificial Intelligence Observatory del Politecnico di Milano, ha dichiarato che ora l’IA si trova in una “nuova primavera”, in una fase di espansione, ricordando che ora è possibile applicare la tecnologia in una moltitudine di ambiti, basti pensare ai progressi fatti con i veicoli e i robot autonomi, con gli oggetti intelligenti, con assistenti e chatbot e con i motori di raccomandazione. In questo scenario, ha chiarito Piva, il mercato italiano è ancora “vergine”. Poi è stato il turno di Luisella Giani, EMEA Industry Strategy Director, che ha prospettato gli scenari futuri legati proprio all’intelligenza artificiale, destinata ad assistere e complete l’essere umano in misura sempre maggiore. Con Monica Orsino, Senior Client Development and Training Manager & Client Engagement Manager, l’IA è stata infine considerata come strumento di democratizzazione e accessibilità a favore dei diversamente abili.